venerdì 25 settembre 2015

Il nostro Foscolo

Non era bellissimo, ma aveva un suo fascino.
E solo lui riusciva a improvvisare in endecasillabi, a rima alternata o incrociata, in greco o latino, in italiano o in veneziano o in qualsiasi altro modo, se lo invitavano a osare. Era in tutti i salotti dell'epoca.
Lo ammiravano anche per il suo amore per l'indipendenza, la politica, la Rivoluzione e Napoleone. Che fu la sua rovina. Infatti, a causa dell'imperatore corso, se ne andò in esilio, e lì ci morì. Solo per protestare.
La sua poesia è ancora oggi intensa, ricca, forte, con un uso della parola che esplora i limiti e va oltre l'eccellenza.
Per tutto questo, ancora oggi, lo ricordiamo.

La vita di Ugo Foscolo, di Repetita


A Zante


domenica 13 settembre 2015