giovedì 19 dicembre 2013

Ever after: la storia di un amore in epoca rinascimentale... con un personaggio speciale


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Da Wikipedia
La leggenda di un amore - Cinderella (Ever After) è un film del 1998 rilettura della fiaba di Cenerentola e documentario della vera storia di Danielle De Barbarac, ovvero Cenerentola, diretto da Andy Tennant e interpretato da Drew Barrymore.

La trama
Agli inizi del XIX secolo la regina di Francia racconta ai fratelli Grimm la vera storia di Cenerentola: siamo nel 1500 Danielle (Drew Barrymore) è cresciuta con l'adorato padre, ricco possidente terriero, fino all'età di 8 anni amando la letteratura e dando di scherma fino a quando papà Auguste (Jeroen Krabbé) muore d'infarto lasciando la piccola con la matrigna la perfida Baronessa Rodmilla (Anjelica Huston) e le due sorellastre la bella ed arida Marguerite (Megan Dodds) e la grassoccia (e più buona) Jacqueline (Melanie Lynskey). Da allora la ragazza cambia il suo modo di vivere e comincia ad essere trattata da serva in quella che fino ad un attimo prima era la sua casa. Un giorno mentre lascia gli abiti da serva ed indossa quelli della madre morta per riscattare la vita di un servitore incontra il Principe Henry (Dougray Scott) che si innamora subito di quella nobildonna dal carattere energico e coraggioso. Ad ostacolare il loro amore sarà la matrigna che spera nel matrimonio del Principe con la figlia maggiore e che cercherà di ostacolare Danielle in ogni modo. Come si vuole nella fiaba a salvare Cenerentola questa volta non saranno i topini ma la straordinaria partecipazione di Leonardo Da Vinci. Ma l'amore tra i due ragazzi verrà nuovamente ostacolato dalla matrigna che, durante il ballo al palazzo reale, rivelerà la vera identità della figliastra che sarà costretta a fuggire poiché il principe Henry, adirato per aver scoperto le sue menzogne, la umilia con veemenza. Nella fuga, inseguita da Leonardo, Danielle perderà la solta scarpetta di cristallo. Sarà Leonardo Da Vinci a far capire al Principe che l'importante non è il ceto sociale ma il cuore. Alla fine Henry capirà il suo sbaglio ritroverà Danielle le ridarà la scarpetta di cristallo e in fine Danielle riuscirà finalmente a sposare l'amato Henry e riserverà alla matrigna e alla perfida sorellastra Marguerite la stessa "cortesia" che loro le hanno offerto negli anni, mentre l'altra sorellastra Jacqueline, i suoi amici servi Maurice, Paulette e Louise e il suo migliore amico Gustave vivranno insieme a Danielle e al suo principe.
La trama romanzata e la realtà dell'epoca
Anche se nel film la storia di Cenerentola viene raccontata come se fosse vera, collocandola in un luogo e in un tempo specifico, il contesto storico reale è comunque modificato ad uso della sceneggiatura.
La presenza di Leonardo da Vinci in Francia daterebbe la vicenda tra il 1517, anno dell'arrivo in Francia di Leonardo e il 1519, anno della sua morte. A quell'epoca regnava Francesco I di Francia, corrispondente al Re Francis (o Francois) del film. L'erede di Francesco I si chiamava effettivamente Enrico, noto come Re Enrico II di Francia, proprio come il Principe Hanry del film. La Regina consorte moglie di Francesco e madre di Enrico storica si chiamava Claudia di Francia, a differenza di quella del film a cui è stato dato il nome di Marie (Maria).
La storia d'amore al centro della sceneggiatura è del tutto romanzata. Risulta infatti che il vero Enrico abbia avuto come primo e unico matrimonio, quello con Caterina de' Medici figlia di Lorenzo de' Medici duca di Urbino (Lorenzo II de' Medici).
Infine la stessa presenza di Leonardo con Hanry/Enrico adulto, risulta non fedele alla realtà storica. Alla morte di Leonardo infatti, il vero Enrico aveva poco più di un mese.
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martedì 17 dicembre 2013

i FAMIGERATI COMPITI NATALIZI!

ANTOLOGIA
da 434-441, compresi gli esercizi da svolgere sul quaderno. Ripassare vita di Manzoni e Promessi Sposi (è prevista una VERIFICA con data da stabilire!). Per martedì 7 gennaio.

APPROFONDIMENTO LETT. (giovedì 9 gennaio)
592-594.
Svolgere un tema scegliendo una delle tracce proposte dal libro (594-595).

+ tema su globalizzazione
oppure tema "Caro diario ti svelo un segreto".


giovedì 5 dicembre 2013

PS4 o XBOXONE?

BASTA PARLARE DI POLITICA, MODA O SPORT!
 

la PS4

 
Adesso c'è un altro problema!
Stanno uscendo nuove console sempre più potenti e accessoriate con giochi fantastici, processori 10 volte più potenti e grafica incredibile...
 
QUINDI QUALE SCEGLIERE?
 

i controller sono disponibili in tre colori

PS4:  Con questa console di nuova generazione ci sono aggiornamenti automatici del background e contenuti specializzati, ma puoi anche giocare ai giochi mentre scarichi dal Playstation Store.
Naturalmente non poteva mancare il nuovo controller (chiamato dualshock) : levette analogiche più precise, sensori di movimento incorporati, altoparlante integrato e controlli touch non fanno che parte di un solo controller della next-generation con cui "entrerai" direttamente nel mondo dei videogiochi!
 Ma non è finita qui!
Da adesso (non ne sono sicurissimo se da ora) puoi accedere al tuo playstation store pure con il tuo cellulare e il tuo tablet quando vuoi!
Penseresti che sia finita così vero?
Ma ti sbagli con la tua PS4 puoi vedere i tuoi film in blu-ray e hai una vastissima scelta di film da guardare.
SPECIFICHE TECNICHE
 
Unità BD/DVD (sola lettura)
  • BD x 6 CAV
  • DVD x 8 CAV

Processore principale
  • Processore personalizzato single-chip
  • CPU: basso consumo x86-64 AMD "Jaguar", 8 core
  • GPU: 1.84 TFLOPS, motore grafico basato su AMD next-generation Radeon™

Ingresso / Uscito
  • 2 porte USB Super-Speed (USB 3.0)
  • 1 porta AUX

Spazio di archiviazioneUnità disco fisso da 500 GB.
10 giugno 2013Design e specifiche tecniche sono soggetti a modifica senza preavviso.
Comunicazione
  • Ethernet (10BASE-T, 100BASE-TX, 1000BASE-T)
  • IEEE 802.11 b/g/n
  • Bluetooth® 2.1 (EDR)

MemoriaGDDR5 da 8 GB
Uscita AV
  • HDMI
  • Uscita digitale (ottica)


 

SITO UFFICIALE PS4 : http://it.playstation.com/ps4/features/


Questo è tutto da Seba.
Ciao a tutti !
 

mercoledì 4 dicembre 2013

Inarrestabile Bruce Springsteen torna in scena con High Hopes

Bruce Springsteen - High Hopes

Reduce da un recente tour che ha coinvolto anche l'Italia in ben quattro date (23 e 31 maggio, Napoli e Padova; 3 giugno, Milano; 11 luglio, Roma in occasione del Rock in Roma), Bruce Springsteen non si è fermato ma è tornato al lavoro. Il risultato è High Hopes, il 18° album del Boss composto da 12 tracce che uscirà il 14 gennaio 2014. La particolarità di quest'album è la straordinaria collaborazione con Tom Morello, ex chitarrista degli Rage Against The Macine e Audioslave, presente in otto tracce. Vi sono due cover, quella di Just Like Fire Would dei The Saints, e Dream Baby Dream del duo rock Suicide (Martin Rev e Alan Vega). L'album è stato composto in diverse località: New Jersey, Los Angeles, Atlanta, Australia e New York. Bruce ha pubblicato sul sito ufficiale una lettera contenente le motivazioni che lo hanno spinto a portare avanti il progetto.

Tracklist High Hopes, Bruce Springsteen

1. High Hopes (Tim Scott McConnell) – featuring Tom Morello
2. Harry’s Place – featuring Tom Morello
3. American Skin (41 Shots) – featuring Tom Morello
4. Just Like Fire Would (Chris J. Bailey) – featuring Tom Morello
5. Down In The Hole 
6. Heaven’s Wall – featuring Tom Morello
7. Frankie Fell In Love
8. This Is Your Sword
9. Hunter Of Invisible Game – featuring Tom Morello
10. The Ghost of Tom Joad – duet with Tom Morello
11. The Wall
12. Dream Baby Dream (Martin Rev and Alan Vega) – featuring Tom Morello

Lettera di Bruce Springsteen

Stavo lavorando ad un disco con un po’ del nostro materiale migliore e inedito dell’ultimo decennio quando Tom Morello (che partecipava al tour australiano al posto di Steve) ha suggerito di aggiungere High Hopes al nostro set dal vivo. Avevo tagliato fuori dalla setlist High Hopes, una canzone di Tim Scott McConnell degli Havalinas di LA, negli anni 90. Abbiamo provato a rifarla durante le prove del tour australiano e Tom ha contribuito a farla diventare incandescente. L’abbiamo riregistrata a metà del tour negli studios 301 di Sydney insieme a Just Like Fire Would, una canzone di uno dei miei gruppi preferiti di punk australiano, i The Saints (ascoltate I’m Stranded). Tom e la sua chitarra sono diventati la mia musa, innalzando il resto del progetto ad un altro livello. Grazie dell’ispirazione, Tom.
Alcune di queste canzoni, come American Skin e Ghost of Tom Joad, vi saranno familiari nelle nostre versioni dal vivo. Mi sembrava che fossero tra le migliore mai scritte e che fossero degne di una buona registrazione in studio. The Wall è qualcosa che ho suonato qualche volta sul palco e resta davvero vicino al mio cuore. Il titolo e l’idea sono di Joe Grushecky, poi la canzone è venuta fuori quando io e Patti abbiamo visitato il Vietnam Veterans Memorial di Washington. E’ stato ispirato dai miei ricordi su Walter Cichon: Walter era uno dei migliori rocker del Jersey Shore, che assieme a suo fratello Ray (uno dei miei primi mentori per la chitarra) guidava i Motifs, una rockband locale che era sempre una spanna sopra a tutti. Grezzi, sexy e ribelli, erano gli eroi che volevi essere. Ma questi eroi li potevi toccare, parlarci, e chiedergli tutto sulla musica che volevi. Cool, ma sempre accessibili, furono ispirazione per me e molti altri giovani musicisti del New Jersey negli anni Sessanta. Anche se il protagonista di The Wall è un marine, Walter è stato davvero nell’esercito, Compagnia A, Terzo Battaglione, Ottava Fanteria. E’ stata la prima persona che ho conosciuto che avesse davvero la mistica della rockstar. Walter è stato disperso in Vietnam nel Marzo 1968. Continua a suonare regolarmente nella mia testa, come si presentava, si vestiva, teneva il tamburello, lo stile casuale, la libertà. L’uomo che con il suo carisma, la sua camminata ti diceva “puoi sfidare tutto questo, tutto quello che c’è qui, tutto ciò che ti è stato insegnato fino alla paura, all’amore e comunque starai bene”. Fu una perdita terribile per tutti noi, i famigliari e la scena musicale. Mi manca ancora.
Questa è la musica che ho sempre sentito il bisogno di pubblicare. Dai gangster di Harry’s Place, i compagni di stanza di Frankie Fell In Love, (ombre di me e Steve che facciamo casino nell’appartamento di Asbury Park), i viaggiatori nella terra desolata di Hunter Of Invisible Game, fino ai soldati e i visitatori diThe Wall, sentivo che si meritassero tutti una casa e un ascolto.

Spero vi piaccia,

Bruce Springsteen

martedì 19 novembre 2013

S. Fedele, Milano 1873

Milano, Piazza S. Fedele, con l'omonima chiesa
e la statua di Alessandro Manzoni
Per approfondire, viste le tante domande...

Manzoni e "Il decadimento degli ultimi mesi"
"Il 6 febbraio 1873, andando a messa nella chiesa milanese di San Fedele, Manzoni cade sui gradini, batte la fronte e torna a casa insanguinato. Da allora la sua mente non è più lucida e il decadimento fisico procede rapidamente. Le sue condizioni si aggravano quando il figlio Pietro, presso il quale lo scrittore abita negli ultimi anni, si ammala gravemente. Nonostante la notizia della morte di Pietro, avvenuta il 24 aprile, gli sia tenuta nascosta, l’assenza del figlio torna negli incubi dello scrittore, che confonde le immagini della malattia con le memorie dell’epoca del Terrore, oggetto delle sue letture e dei suoi studi. Il 22 maggio 1873 Manzoni muore a Milano". tratto da www.letteraturaitaliana.net.
Piazza S. Fedele nell'Ottocento.
Dipinto di Luigi Premazzi

Ingrandendo le immagini – sia la foto sia il dipinto – sembra che i gradini di fronte all'ingresso della chiesa siano solo sei.

lunedì 18 novembre 2013

La bellezza di una volta: le guazze

Lucia Mondella agghindata per le nozze
"Guazze (guazz in lingua lombarda, da coazza chioma intrecciata) è il nome, usato in Brianza, per indicare l'acconciatura femminile popolare in uso tra il XVI e XIX secolo. Consiste in una serie di spilloni disposti a raggiera..." continua su Wikipedia.

"I neri e giovanili capelli di Lucia si ravvolgean, dietro il capo, in cerchi molteplici di trecce, trapassati da lunghi spilloni d'argento, che si dividevano all'intorno, quasi a guisa de' raggi d'un'aureola..."
Dai "Promessi sposi" di Alessandro Manzoni

Su it.paperblog.com un interessante articolo corredato di foto e immagini dedicato alla corona lombarda.






Lucia Mondello e Lorenzo Tramaglini

venerdì 15 novembre 2013

Chi é? Daniel Pennac

« L'uomo costruisce case perché è vivo ma scrive libri perché si sa mortale. Vive in gruppo perché è gregario, ma legge perché si sa solo. La lettura è per lui una compagnia che non prende il posto di nessun'altra, ma che nessun'altra potrebbe sostituire». Daniel Pennac

"Daniel Pennac, pseudonimo di Daniel Pennacchioni (Casablanca, 1º dicembre 1944), è uno scrittore francese. Già autore di libri per ragazzi, nel 1985, comincia – in seguito ad una scommessa fatta durante un soggiorno in Brasile – una serie di romanzi che girano attorno a Benjamin Malaussène, capro espiatorio di "professione", alla sua inverosimile e multietnica famiglia, composta di fratellastri e sorellastre molto particolari e di una madre sempre innamorata e incinta, e a un quartiere di Parigi, Belleville. Nel 1992, Pennac ottiene..." continua su Wikipedia.

Tra i suoi libri, quelli dedicati ai ragazzi sono:
Le grand Rex, 1980;
Abbaiare stanca, 1993 (orig: Cabot-Caboche, 1982) --> noi l'abbiamo letto
L'occhio del lupo, 1993 (orig.: L'œil du loup, 1984) --> noi l'abbiamo letto
La vie à l'envers;
Qu'est-ce que tu attends, Marie?
Sahara
Il giro del cielo, 1997 (orig.: Miro: Le tour du ciel, in collaborazione con Morice Jean-Claude e con illustrazioni di Miro);
Ernest e Celestine, Feltrinelli, 2013, ISBN 978-88-07-92212-1;
Fumetti:
Gli esuberati (originale: La Débauche), 2000 (disegni di Jacques Tardi);

Lucky Luke contro Pinkerton, 2010 (scritto insieme a Tonino Benacquista, disegni di Achdé)


mercoledì 13 novembre 2013

La parola del giorno di oggi: Neorealismo...

...perciò, ne abbiamo approfittato per farci una scorpacciata di cinema, scoprendo "Ladri di biciclette" di De Sica. Purtroppo non abbiamo visto per intero il bellissimo film, ma recupereremo.


Scheda del film (da Wikipedia)
Ladri di biciclette è un film del 1948 diretto, prodotto e in parte sceneggiato da Vittorio De Sica.
Prima data di uscita: 24 novembre 1948 (Italia) Regista: Vittorio De Sica Cinematografia: Carlo Montuori Musica composta da: Alessandro Cicognini Sceneggiatura: Oreste Biancoli, Adolfo Franci, Suso Cecchi D'Amico, Vittorio De Sica, Cesare Zavattini, Gerardo Guerrieri.

martedì 12 novembre 2013

I promessi sposi

Il capolavoro del trio Marchesini-Solenghi-Lopez, "da un'idea di Manzoni".



Tra le molte cose da apprezzare, notevole è il "narratore onnisciente", con la sua voce fuori campo. Anche se non è così tanto fuori campo: è nell'armadio. E allora Perpetua, pratica e concreta, gli chiede: "Che hai visto Don Abbondio, per caso?".